Legambiente: “Postazioni mobili, buona soluzione. Ma incentivare la sensibilizzazione ed il controllo”




MARGHERITA DI SAVOIA - Lunedì 3 ottobre scorso è stata avviata dal Comune di Margherita di Savoia l’attivazione di sette postazioni mobili, in altrettanti punti della città, al fine di prevenire l’increscioso fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e tornare a far crescere la percentuale di raccolta differenziata, così da alleviare anche la tassazione e la bolletta per i cittadini.
Senza alcun dubbio, quella adottata dall’amministrazione, è una buona soluzione tampone al crescente fenomeno degli abbandoni, ma è altrettanto vero che bisogna ed è fondamentale, di pari passo, far intensificare e riprendere l’azione di sensibilizzazione per far sì che i cittadini continuino e riprendano a fare la raccolta differenziata.
Proprio questo circolo aveva consigliato, nell’ultimo comunicato stampa, di adottare un sistema simile a quello della città di Treviso, un comune “Rifiuti free”, con una produzione di rifiuto secco residuo di 60 kg (era di 270 kg nel 2013) annui pro capite, ed una percentuale di raccolta differenziata attestata all’85%. Che, tra le varie soluzioni individuate, ha adottato proprio un sistema parallelo di raccolta dotato di mezzi specifici, l’EcoBus (servizio che funziona come un vero e proprio autobus che può raccogliere fino a 2 tipologie di rifiuti per volta, con fermate da 30 minuti a orari prestabiliti ed è studiato per garantire un servizio capillare) e l’EcoStop (particolare mezzo che staziona per 1 ora in punti fissi prestabiliti e può raccogliere tutte le tipologie di rifiuto: secco non riciclabile, carta, umido, vetro, plastica e lattine).
È ovvio che ogni città e/o paese ha una sua particolare caratteristica territoriale e di cittadinanza, ma ci fa piacere vedere che si incominci a sperimentare ed adottare vari sistemi per giungere a quello più adeguato ed efficiente possibile. È anche vero, però, che deve essere vista come una soluzione temporanea affinché si possa giungere ad un completo sistema di porta a porta spinto e magari all’adozione della tariffazione puntuale così che i cittadini “riciclando” ci possano anche “guadagnare”, con il risparmio in bolletta.
L’unico appello che ci sentiamo di fare all’amministrazione è quello di attuare un maggior controllo nei confronti dell’azienda appaltatrice del servizio, perché se è vero che i cittadini hanno le loro colpe, è anche vero che sono numerose le segnalazioni giunte dai cittadini stessi che avrebbero visto durante la raccolta riversare i rifiuti differenziati tutti nello stesso mezzo, annullando di fatti i lavoro fatto a monte dai cittadini. Ed è ovvio che di conseguenza i cittadini smettono di fare la differenziata se chi dovrebbe garantirla è il primo a non rispettarla.
Come Circolo Legambiente continuiamo ad essere a disposizione dell’Ente comunale e della cittadinanza per trovare le soluzioni migliore per il nostro paese.
Circolo Legambiente Margherita di Savoia

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