Legambiente Margherita: “Tutelare il paese dal degrado e dallo scempio ambientale”

MARGHERITA DI SAVOIA - Con il giungere della primavera e l’approssimarsi dell’estate, Margherita di Savoia deve sempre far fronte a determinate situazione ambientali, come l’invasione delle zanzare, dei ratti, la sporcizia per le strade, ecc., che portano il paese sull’orlo del degrado e dello scempio. Tali situazione oggi sono aggravate da eventi contingenti che le hanno accentuate ed aggravate: la crisi della raccolta dei rifiuti che per mesi si è protratta ed oggi è segnata dal passaggio alla nuova azienda, SIA FG/4, che si trova a dover fare i conti con un capitolato da tutti considerato “inaccettabile” e “insostenibile”. 
Nonostante i primi interventi di disinfestazione e derattizzazione partiti alla fine del mese di marzo e che procederanno con cadenza mensile, numerose le segnalazioni e le denunce da parte di cittadini che in questi giorni si sono trovati durante le ore serali a passeggiare con i ratti sul corso principale del paese. Scenari inaccettabili per un paese che si vanta di aver avuto la bandiera blu e prossimo all’apertura della stagione balneare. Tale situazione, ovviamente, è stata favorita dallo scempio che in questi mesi si è creato con la mala gestione della raccolta dei rifiuti che ha lasciato il paese in preda al degrado e a rifiuti sparsi ovunque. Scempio, però, causato anche e soprattutto da quei cittadini che non si capacitano di accettare il nuovo sistema di raccolta porta a porta e credono di essere, forse perché gli è stato consentito, in un paese senza regole, rispetto del prossimo e del proprio territorio.
Con l’arrivo della nuova azienda, la SIA FG/4, si spera che la raccolta differenziata possa avere un nuovo inizio, così come sta avvenendo nella vicina Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia. Ove l’azienda sta gestendo egregiamente il sistema, attraverso una capillare e costante informazione, formazione e sensibilizzazione. Ciò che a Margherita di Savoia è mancata completamente. 
Apprendiamo con piacere che la Giunta Comunale con delibera n. 41 del 9 marzo 2015 ha istituito ufficialmente l’Osservatorio Rifiuti Zero che vede la presenza e partecipazione di associazioni e cittadini comuni con il compito di monitorare con continuità il percorso verso Rifiuti Zero. Tralasciando che la Legambiente cittadina è stata tenuta fuori da tale osservatorio (volontariamente?), ci auguriamo che tale lodevole iniziativa, che per la prima volta vede direttamente i cittadini coinvolti, non sia solo fumo negli occhi, ma che concretamente possa incidere sul processo decisionale e di gestione in materia di rifiuti e raccolta differenziata del nostro paese, considerando che oggi ci troviamo in una fase di totale rivisitazione e cambio gestionale del sistema. Altresì speriamo, come già avevamo avuto modo di proporre in passato attraverso l’appello al Consiglio Comunale di istituire una vera commissione ambiente che controllasse e valutasse i vari argomenti inerenti la tematica ambientale e rilasciasse pareri scritti, favorevoli o meno, da poter leggere e valutare concretamente in fase di deliberazione, che tale Osservatorio possa andar oltre il monitoraggio di Rifiuti Zero e possa aver voce anche per tutte le altre tematiche ed aspetti ambientali del nostro paese. 
Paese che ad oggi si trova in una grave crisi economica, sociale ed ambientale con il sopraggiungere del concordato preventivo che interessa il primo opificio di Margherita di Savoia. Perché forse si dimentica che se l’Atisale venisse meno, non solo causerebbe una grave crisi finanziaria e sociale per tutti noi, ma potrebbe nuocere gravemente anche a tutto il territorio e al sistema ambientale che proprio grazie all’azione produttiva dell’azienda è in vita. La nostra Riserva Naturale e Zona Umida esiste proprio perché esiste la produzione del sale e nel caso venisse meno quest’ultima, la biodiversità del territorio e dei luoghi protetti potrebbe subire un duro colpo. Per tale ragione è importante che si lavori in sinergia per giungere al miglior risultato per tutti, evitando inutili strumentalizzazioni, attacchi, speculazioni di ogni genere. Il territorio, il paese è di tutti e tale deve restare nel bene e nel male. 
Per non dimenticare le forti mareggiate che in questi giorni hanno parzialmente distrutto le dune di sabbia a protezione degli arenili e dei terreni coltivati che di conseguenza, inondando le colture, hanno causato danni irreversibili nella zona di Foce Carmosina. I massi, posati in mare a protezione della costa, sono ormai dissestati e a ben poco riescono a svolgere la loro funzione di protezione. Per prevenire danni ancora più gravi alle colture e per salvaguardare l'incolumità dei proprietari, degli operatori agricoli, dell’economia occorre un intervento immediato e risolutivo.  
A tal fine, Legambiente è sempre a disposizione di chiunque per trovare soluzioni e dare risposte concrete al territorio e ai cittadini. Tante sono le problematiche ambientali che coinvolgono il territorio di Margherita di Savoia, forse anche a causa della sua polivalenza, ma questo non vuol dire che le problematiche sono insormontabili e incurabili. Con la collaborazione di tutti, il lavoro sinergico, la passione e l’amore per il proprio paese tutto è possibile.
Legambiente Margherita di Savoia
FONTE: corriereofanto.it 

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