Approvato il Piano Regionale delle Coste: verso la chiusura molti lidi margheritani

economia_piano_regionale_costeMARGHERITA DI SAVOIA - Dopo un lungo iter procedurale che prende avvio con la legge regionale 17/2006, la Regione Puglia ha definitivamente approvato ilPiano Regionale delle Coste (PRC), uno strumento fondamentale per la tutela del territorio e la pianificazione del litorale di 67 comuni pugliesi.
Il Piano mira ad una gestione razionale delle risorse costiere: garantisce il corretto equilibrio tra la salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo delle attività turistico-ricreative, fissando parametri precisi per la fruibilità delle spiagge pugliesi. Si prevede infatti il 60% delle coste adibite a spiagge libere attrezzate e il 40% in concessione a privati, con particolare attenzione all’ecosostenibilità.
Inoltre, il Piano contiene studi, indagini e rilievi sulle dinamiche naturali del sistema geomorfologico e meteomarino, al fine di migliorare la progettazione di opere di ingegneria marina.
Come riportato nel testo (pagg. 18 e 19 del documento), le coste di Margherita di Savoia sono a forte rischio di erosione, e più precisamente: "Se si dovessero confermare le ipotesi di sollevamento del livello del mare di 80 cm nei prossimi cento anni, quasi tutta l’area costiera sarebbe inondata. Questo evento avrebbe un impatto socio-economico di grande rilevanza, per cui occorre pianificare delle soluzioni a lungo termine. I piani devono prevedere una valutazione approfondita dei rischi e dei costi e le conseguenze delle differenti azioni possibili: proteggere, non intervenire, abbandonare la zona".
Ora tocca ai comuni l’attuazione del Piano delle Coste tramite la redazione, entro 4 mesi dall’approvazione del PRC, dei Piani Comunali Costieri. Nel caso in cui i comuni non si dotino del PRC entro i 4 mesi previsti dal nuovo piano regionale, possono rischiare il commissariamento del settore, per la redazione del nuovo piano. Considerando che il PRC è entrato in vigore nel mese di ottobre 2011, i comuni hanno ancora a disposizione tre mesi di tempo.
Inoltre, il piano prevede il divieto di rilascio, rinnovo e variazione di concessioni demaniali in determinate aree con relative fasce di rispetto: lame, foci di fiume o di torrenti o di corsi d’acqua, canali alluvionali, coste a rischio di erosione in prossimità di falesie; aree archeologiche e di pertinenza di beni storici e ambientali.
Pur consapevole di non aver regolamentato a dovere le concessioni in passato, il Comune di Margherita di Savoia presenterà un ricorso al Tar, anche se blandi reclami da parte del Comune sarebbero già stati fatti in fase di concertazione della legge.
RITA DI GAETANO

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