Legambiente: “Caro Sindaco, la legge regionale sull’ecotassa è cambiata. I comuni devono raggiungere il 65% di RD non il 40%”.
Legambiente: “Caro Sindaco, la legge regionale sull’ecotassa è cambiata. I comuni devono raggiungere il 65% di RD non il 40%”.
In questi mesi
abbiamo preferito guardare e dare fiducia alla nuova amministrazione per quanto
concerne la gestione della Raccolta Differenziata, vista anche la grave
situazione che si è dovuta affrontare con la crisi della SIA e l’uscita
dall’ARO FG4. Ma apprendiamo dalla stampa e dalle dichiarazioni del Sindaco di
Margherita di Savoia, avv. Bernardo Lodispoto, che il Comune di Margherita di
Savoia si pone l’obiettivo di raggiungere il 40% di RD, grazie all’entrata in
uso della nuova Isola Ecologia di Porto Canale, per abbattere la temuta
ecotassa. Seppur è auspicabile l’impegno del Sindaco e dell’Amministrazione
Comunale, è altrettanto auspicabile che un amministratore pubblico si informi
sulle normative e leggi in vigore, soprattutto se le stesse cambiano e modificano
le tasse per i cittadini.
Perché diciamo
questo? Perché, proprio la legge regionale
n. 38/2011 (la legge a cui faceva
riferimento il Sindaco Lodispoto nelle sue dichiarazioni) è stata abrogata dalla legge regionale n. 8/2018 che ha recepito il “Collegato Ambientale”. In particolare
l’articolo 32 del Collegato Ambientale ha modificato proprio l’art. 205
riguardante “Misure per incrementare la
raccolta differenziata e il riciclaggio”. Al fine di favorire la raccolta
differenziata di rifiuti urbani ed assimilati, la misura dell’ecotassa è
modulata in base alla quota percentuale di superamento del livello di RD. Ovvero
solo chi supera il 65% di raccolta differenziata, vedrà una riduzione del
tributo dal 30% al 70% a seconda della fascia di superamento.
Per quei comuni che
invece non raggiungono la soglia minima di legge, il 65%, vedranno un
addizionale del 20%, (tasse in più), come nel caso di Margherita di Savoia.
L’aliquota di fascia
prevista dalla precedente legge regionale n. 38/2011, a cui faceva riferimento
il Sindaco Lodispoto nelle sue dichiarazioni alla stampa, ormai è cassata e
passata in pensione. Per cui l’auspicabile raggiungimento del 40% per vedere
diminuire l’ecotassa è solo un obiettivo personale che nulla impatta sulla
tassa dei cittadini. Ci auspichiamo pertanto che tale dichiarazione sia stata
solo una svista e non un grave errore di valutazione o mancata informazione e
formazione.
In passato la
Regione Puglia ha cercato di salvaguardare i comuni prorogando e/o inserendo
delle appendici percentuali, tipo aumentare del 5% la RD in 3-4 mesi, per
evitare la mannaia dell’ecotassa, ma da quest’anno con l’entrata in vigore del
Collegato Ambientale tutto ciò non sarà più possibile.
Un altro aspetto
importante, che abbiamo già sottolineato in altre occasioni, è la registrazione
mensile dei dati di Raccolta Differenziata, un problema annoso che ha visto
assolute deficitarie le amministrazioni passati ma anche l’attuale visto che
sul Portale Rifiuti della Regione Puglia i dati relativi al 2018 sono
assolutamente assenti. A chi dell’amministrazione rispondeva sui social che la
loro solo competenza è degli ultimi sei mesi, dando per buono di valutare solo
gli ultimi sei mesi quindi da Luglio a Dicembre 2018, neanche un solo mese di
questi risulta registrato.
E’ la stessa legge
regionale n. 8/2018 nello specifico l’art. 8 che determina l’obbligatorietà di
comunicare e registrare i dati sul sito ufficiale regionale: “I comuni hanno l’obbligo di inserire i
predetti dati sul portale ambientale della Regione Puglia entro e non oltre il
giorno 15 del mese successivo al mese di riferimento; i comuni che non
adempiono agli obblighi previsti dal presente articolo possono essere esclusi
dalla partecipazione alle procedure per l’assegnazione di contributi per la rimozione
di rifiuti, per operazioni di bonifica e per interventi finanziati con risorse
gestite dalla Sezione regionale ciclo rifiuti e bonifiche”.
Teniamo anche
presente che gli uffici comunali che avevano il compito di fare tali
registrazioni e verificare che il tutto venisse fatto correttamente, non hanno
subito grosse, o per nulla, modifiche di personale e pertanto erano gli stessi
che avrebbero dovuto registrare anche i primi sei mesi del 2018 (Gennaio –
Giugno), che non competevano amministrativamente all’attuale amministrazione
comunale.
Pertanto, fatto
salvo quando dettagliato precedentemente, avvisiamo anticipatamente i cittadini
che se vedrete aumentare nei prossimi mesi la tassa rifiuti non è un errore
casuale, ma è ciò che la legge odierna disciplina. L’errore è di chi ha fatto
una “svista”, speriamo vivamente che lo sia stata, nello studiare la vecchia
legge e non la nuova.
Per il resto è
fondamentale che Comune, associazioni e cittadini collaborino affinché la
raccolta differenziata sia fatta correttamente e realmente, visto che purtroppo
a Margherita di Savoia non è mai riuscita a partire seriamente. E’ mancata una
vera campagna di sensibilizzazione, come più volte abbiamo rimarcato e
sottolineato, e quei piccoli passi in avanti che si erano fatti ormai sono del
tutto perduti. Purtroppo sarà necessario resettare e ripartire da zero se
realmente vogliamo essere tra i Comuni Ricicloni della Puglia e soprattutto
vedere diminuire le tasse.
Legambiente
Margherita di Savoia
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