Chiarimenti sulla balneabilità del mare di Margherita e risultati di Goletta Verde


MARGHERITA DI SAVOIA  - In questi ultimi giorni, dall’uscita dei risultati delle analisi effettuate da Goletta Verde, la campagna storica di Legambiente, molte voci sono circolate e mescolate creando confusione tra i cittadini. Confusione creata, principalmente, da un’errata interpretazione dei dati letti sul comunicato stampa diramato.

Innanzitutto bisogna capire che cosa fa Goletta Verde e qual è il suo obbiettivo: la popolare campagna itinerante di Legambiente, ogni estate solca il mare italiano per monitorarne la qualità delle acque e dei litorali, per individuare il livello di inquinamento  microbiologico delle acque. Passando al setaccio foci di fiumi e torrenti ma anche spiagge segnalate dai cittadini attraverso il servizio SOS Goletta, senza per questo volersi sostituire al ruolo dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente preposta per legge ai controlli per la balneabilità. Rimane alta l’attenzione per il tema della mancata depurazione: un pericolo sanitario e ambientale che affligge ancora una grossa parte del nostro territorio: il 30% delle acque di fogna viene ancora scaricato in mare, nei laghi e nei fiumi senza essere opportunamente depurato. Proprio a questo serve il monitoraggio scientifico condotto dai biologi di Goletta Verde, ad individuare ed evidenziare le zone più colpite dall’inquinamento microbiologico direttamente causato dagli scarichi abusivi.

Le analisi di Legambiente sono effettuate in quelli che possono rappresentare fattori di alterazione della bontà del mare (canali, fiumi ecc.) nei quali spesso vi dovrebbe già essere il divieto di balneazione permanente per le loro intrinseche caratteristiche, se regolarmente sono stati condotti controlli. Lo scopo di Legambiente è quello di sollecitare la Pubblica amministrazione a migliorare il sistema depurativo e ad eliminare o, comunque, ridurre i fattori di rischio ambientale.

Per quanto riguarda il caso specifico di Margherita di Savoia, i risultati hanno dimostrato forte inquinamento all’interno della Foce del Fiume Ofanto. Questo dimostra la mancata efficienza dei depuratori che diventano un rischio sanitario ed ambientale. E’ vero anche che nei pressi delle Foci e dei canali, la balneazione è vietata per legge.

Durante la stessa conferenza di Legambiente Puglia e Goletta Verde era presente anche il direttore scientifico dell’Arpa, dr. Massimo Blonda, che ha rassicurato sulla balneabilità del restante litorale di Margherita di Savoia. Limitando il problema ai pressi della Foce dell’Ofanto, che per legge dovrebbe già essere non balneabile.

In questi ultimi giorni si è cercato anche di chiarire la differenza fra “balneazione” e “mare inquinato”. La qualità della balneazione è da definire secondo parametri quali la limpidezza o la presenza di oggetti galleggianti, il concetto di inquinamento, invece, è stabilito secondo precisi parametri tecnici di carattere chimico-fisico e microbiologico.

Incrociando i dati di Legambiente e dell’Arpa, resta sostanzialmente un’individuazione delle zone inquinate e non balneabili nei pressi di Foce Ofanto, nell’estremità sud del paese, e di Foce Carmosina, nell’estremità nord del paese. Lungo il litorale centrale risulta, secondo i dati forniti e pubblicati, balneabile.

Questo, però, non deve essere un sollievo per gli amministratori e gli operatori del settore, perché a lungo andare, se lo stato di inefficienza e mancanza di controlli dei depuratori che sono siti in Foce Ofanto e Foce Carmosina, continua a persistere ci troveremo fra qualche hanno ad affrontare una crisi ben maggiore di quella di quest’anno. Perché, ricordiamo, se l’inquinamento persiste può facilmente intaccare anche la restante fascia costiera attualmente balneabile. Notando che la zona si trova al centro di due criticità ambientali di notevole spessore.

Ricordiamo che è Margherita di Savoia ad essere danneggiata dal punto di vista ambientale ed economico, e non vediamo il motivo per cui il comune non si rivolga contro quei comuni ed enti che costantemente si disinteressano di non danneggiare il nostro territorio e paese. Siamo noi quelli danneggiati ed ora che qualcuno si svegli e faccia qualcosa. Preserviamo il nostro paese per il bene dell’ambiente, della nostra salute e della nostra economia. Fattori che a Margherita di Savoia sono tutti strettamente collegati.

Circolo Legambiente Margherita di Savoia 




Commenti

  1. Bollettino di Foce Carmosina:

    Acqua color naturale:

    Si formulano le seguenti ipotesi:
    1) la temperatura dell'acqua si è notevolmente ridotta sfiorando i 2 gradi e quindi come teorizzato dalla Polizia Provinciale della BAT si è arrestata "l'eutrofizzazine" delle alghe che colorano l'acqua di rosso cardinale.

    2) finalmente il corrotto e il corruttore, sentita la pressione dell'opinione pubblica e degli operatori turistici che perdono quattrini, hanno bloccato lo SVERSAMENTO abusivo per riprendere a Settembre le operazioni. Tanto la Magistratura e i Carabinieri del Noe pensano solo alle pizze.

    Fate il Vostro dovere senza più scuse.
    Siamo pochi, non ci sono i mezzi.
    Ed allora. Create un nucleo interforze e scoprite la vera causa dell'inquinamento e il responsabile. Sono 5 anni che lo sollecitiamo ed ogni volta fate il rimpallo delle responsabilità e delle competenze.
    La Forestale, la Capitaneria, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, l'Arpa, l'ASL, i Vigili Urbani. Gli abbiamo chiamati tutti.
    E i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
    V E R G O G N A T E V I
    ed anche Voi di Lega Ambiente

    Alla prossima e grazie di tutto.

    P.s. Controllate le vongole

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  2. Ricordatevi che la Storia siamo noi.
    Nessuno si senta escluso.
    Nessuno si senta offeso.
    "De Gregori"

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